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Calcata, il borgo fra sogno e realtà

A soli 40 km da Roma si apre un mondo fiabesco dove trascorrere un weekend fuori dal tempo, tra scorci mozzafiato e indirizzi caratteristici.

Scorcio Calcata<br>
Courtesy of© MicheleAlfieri/iStock
Scorcio Calcata
Lontano dalle grandi città si celano dimensioni che hanno del fiabesco: a metà strada tra Roma e Viterbo ecco che, arroccato su di una montagna di tufo nel Parco Regionale della Valle del Treja, sorge il borgo medievale di Calcata, uno dei meglio conservati in Italia.

Sarebbe un peccato chiudere gli occhi, qui si sogna lasciandosi coinvolgere scorcio dopo scorcio, immagazzinando le magiche energie che sono nell'aria e, in un attimo, ci si dimentica dell'auto per concedersi intense passeggiate a piedi, pronti ad ammirare in tutto il loro splendore, patrimoni di grande valore storico, naturale e culturale oltre ai tipici ristoranti e le botteghe ricche di oggetti fatti a mano.

Interessante e decisamente originale il Bazaar dei Sognatori (Via della Scuola 3), l'atelier di Deborah Borghi, perfetto per chi intende acquistare creazioni e rielaborazione di abiti, accessori e complementi d'arredo in stile gotico, vittoriano, shabby e fantasy.

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Archi, balconi fioriti e continui sali e scendi hanno fatto di Calcata un posto speciale preso di mira, intorno agli anni '60-'70, da innumerevoli scrittori, poeti ed artisti tanto da essere stato rinominato il "Borgo degli Artisti e dei Pazzi". Vera e propria musa ispiratrice, se da una parte la deliziosa località laziale ha visto i suoi abitanti spingersi verso valle in seguito ai ripetuti episodi di crollo della rupe, dall'altra ha fatto da richiamo per chi ha saputo cogliere e investire sulla sua bellezza bohémien, con quell'atmosfera cordiale, risultando una vera fonte di ispirazione e di tranquillità.  

Qui il tempo sembra essersi fermato, tutto è così raccolto, quasi surreale, una dimensione di grande appeal che, nel giugno del 2006, ha ricevuto la famosa Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, marchio di qualità turistico ambientale conferito a tutti quei piccoli comuni dell'entroterra che si sono fatti notare per l'eccellente accoglienza e offerta.

Chi si sente un eterno Peter Pan e vuole fare vivere una notte romantica alla propria amata, si vola insieme all'Isola che non c'era, un Bed&Breakfast sui generis dove tutti i "bambini sperduti" sono i benvenuti. A spalancare le porte è la padrona di casa, Fiorenza Cafà, che invita a dimenticarsi dello stress per vivere di fantasia, vero motore di felicità e riassaporare i vecchi valori dell'amicizia e dell'ospitalità. Tre le camere dove rivivere i miti dell'infanzia: si va dalla Fata Nimir alla Strega Nilde passando per Trilly e Peter Pan, il tutto reso così veritiero dall'arredo a tema.

Quando la fame da i suoi primi cenni, a spalancare le porte è la Latteria del Gatto Nero (Via della Pietà 13, 01030, Tel. 0761588015), un delizioso locale, dove, come si può intuire, tutto è a forma di gatto mentre, per uno spuntino pomeridiano, indicata la Sala dei 201 Thè (Via Tripoli 10, Tel. 0761589415): impossibile resistere all'ottima pasticceria casareccia!
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