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Mostre, arte contemporanea, Milano

Weekend d'arte a Milano con 3 mostre da non perdere

Al Museo del Novecento, alla Permanente e a Palazzo Reale si racconta l'arte contemporanea dai primi decenni del '900 fino agli anni '80

NewYork New York 
Ufficio stampa ELECTA
NewYork New York - Allestimento
Racconta le storie degli artisti italiani che hanno viaggiato, soggiornato, lavorato, esposto negli Stati Uniti, e in particolare a New York  la mostra che apre oggi nella duplice sede del Museo del Novecento e alle Gallerie d’Italia a piazza Scala di Milano. Si tratta dell'esposizione New York New York. Arte Italiana: la riscoperta dell’America che focalizza l’attenzione sul modo in cui alcuni artisti italiani a partire dai primi decenni del Novecento, hanno partecipato del fenomeno di graduale internazionalizzazione del mondo e del mercato dell’arte. 
 
Ripercorre l'intero percorso pittorico di Fang Zhaolin la mostra che fino al 10 settembre sarà visitabile alla Permanente. S tratta della prima grande retrospettiva italiana dedicata all’artista cinese nata a Wuxi nella provincia dello Jiangsu nel 1914 e scomparsa a Hong Kong nel 2006. Erede della tradizione artistica cinese, ma capace di creare uno stile che rispecchia lo spirito moderno del suo tempo. Figlia dell’industriale Fang Shouyi, assassinato nel 1925 quando lei aveva solo undici anni, sposatasi con Fang Xingao dal quale avrà otto figli, rimasta vedova a soli trentasei anni, Fang Zhaolin riesce ugualmente a studiare e dipingere malgrado debba continuare a gestire la società del marito per poter mantenere i figli e ottemperare ai numerosi e pesanti impegni familiari.
 
S'intitola Agnetti. A cent’anni da adesso l'antologica che Palazzo Reale dedica fino al 24 settembre all’artista concettuale italiano che ha trasformato la parola in immagini iconiche e l’immagine in poesia. Curata da Marco Meneguzzo insieme all’Archivio Vincenzo Agnetti, la mostra, attraverso un’analisi critica e “sentimentale”, invita il visitatore a riscoprire l’universo artistico di Agnetti cogliendone l’originalità, il rigore critico, la poetica e la straordinaria contemporaneità. La parabola artistica di Agnetti è stata breve, muore a soli 54 anni nel 1981, ma così intensa e tumultuosa da rendere difficile tenerne le tracce in maniera compiuta. La mostra vuole quindi riscoprire quest'artista ancora poco conusciuto nella sua poliedrica complessità.
 
 
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