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Roma monumenti Basilica di Santa Prassede

Santa Prassede, il fascino nascosto di Roma

Cosa rende speciale uno dei luoghi più suggestivi e poco conosciuti della capitale

Mosaici di Santa Prassede
©Di Welleschik - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Wikimedia Commons
Basilica di Santa Prassede
Quando si arriva nei dintorni di Via Merulana l’attenzione viene catalizzata da Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali. Ma vale la pena, a poca distanza, soffermarsi anche in Via di Santa Prassede. E’ qui che, sulla destra, un muro e un porta a cui non si da troppa importanza portano alla Chiesa di Santa Prassede, un altro degli infiniti tesori custoditi a Roma dove viene svelato uno dei luoghi più affascinanti. La facciata principale della basilica si trova all’interno di un cortiletto cinto da abitazioni, e presenta tra monofore e il portale barocco con un cornicione scolpito. L’interno è a tre navate, suddivise da colonne e da pilastri sui quali si impostano gli archi del XIII secolo.

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Oltre allo splendido pavimento cosmatesco bisogna ammirare i due capolavori assoluti dell’Alto Medioevo romano, ovvero i mosaici dell’arco trionfale e dell’abside e la Cappella di San Zenone. Il ciborio diventa il punto focale sovrapponendosi alla decorazione musiva dell’abside, caratteristica principale della struttura. Lo sfolgorio dei mosaici stupisce già appena si entra. Quando la chiesa è immersa nella penombra serale vengono illuminati artificialmente e si può godere appieno della loro assoluta bellezza. Questo insieme di mosaici non ha eguali nel medioevo romano, per fantasia cromatica, complessità e ricchezza di simboli: la Gerusalemme Celeste alla quale giungono gli eletti, Cristo contornato da Angeli e Santi, temi dell’Apocalisse. Quelli dell’abside sono stati ispirati dai meravigliosi mosaici della chiesa dei Santi Cosma e Damiano nel Foro, poiché si riscontrano gli stessi cieli azzurri e le medesime palme del paradiso.

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La Cappella di San Zenone venne costruita da Pasquale I come mausoleo della madre Teodora. Situata nella navata destra della chiesa, a croce greca, possiede la volta completamente rivestita di mosaici a fondo oro, e non è un caso che sia conosciuta come il Giardino del Paradiso tanto crea un ambiente incantato di tale bellezza: per la sua architettura può essere comparata tranquillamente alle cappelle ravennate. La volta rappresenta il culmine: quattro eleganti figure angeliche sorreggono una ghirlanda intorno alle spalle e al capo del Salvatore. I mosaici rappresentano le figure del Cristo, della Madonna, di Santa Prassede e dell'episcopa Teodora con il nimbo quadrato dei viventi. Quella di San Zenone è uno dei più importanti monumenti bizantini in Roma: le due colonne di granito nero e la ricca cornice curva sostengono un'urna cineraria con i resti di Zenone, sacerdote e martire.
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