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Anniversari 2017: 50 anni morte Ernesto Che Guevara

Sulle tracce del Che a 50 anni dalla morte

Il 9 ottobre del 1967 moriva il guerrigliero più famoso del mondo

Cuba, Che Guevara
©iStockphoto
Plaza de la Revolucion, Cuba 
A Cuba già da diversi giorni sono in corso eventi celebrativi per Ernesto Che Guevara: il 9 ottobre prossimo, infatti, ricorrono i 50 anni dalla sua morte, avvenuta in Bolivia nel villaggio di La Higuera, dove venne ucciso da un soldato a soli 39 anni, su una panca di una scuola. Ma il rivoluzionario argentino verrà omaggiato nel mondo intero, poiché è diventato un mito che sopravvive a tutto. Insofferente alle ingiustizie del mondo, da medico che aiutava soprattutto malati poveri ed esclusi, era un curioso esploratore e sono altrettanto celebri i diari che tenne durante il suo lungo viaggio su una motocicletta scassata lungo il continente sudamericano, dall’Argentina al Venezuela.

Ripercorrere le tappe più importanti della sua vita significa scoprire quei luoghi che hanno fatto la storia. Innanzi tutto Rosario, dove nacque il 14 giugno 1928. In questa città di Santa Fe la famiglia occupava la palazzina La Rosario, gioiello architettonico del quartiere abitato dalla classe alta e dalla borghesia agiata. Nella provincia di Misiones, nella località di Caraguatay, El Che trascorse la prima infanzia: oggi la villa occupata a quell’epoca dalla famiglia Guevara è stata adibita a museo e parco a tema. L’adolescenza del Che viene rievocata tra i sentieri montani della provincia di Cordoba, città in cui eseguì gli studi secondari e dove fece amicizia con Alberto Granado, storico compagno di viaggi ed avventure per il Continente.

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A Buenos Aires arriva nel 1947 per badare alla nonna paterna e studiare medicina. Nel quartiere Palermo, al civico 2180 di Calle Araoz, Ernesto Guevara trascorse sei anni: da qui partì, nel 1953, proprio a bordo della moto Poderosa. Oltre al villaggio dove ha trovato la morte, l’altro luogo simbolo boliviano è Vallegrande, a circa 800 chilometri da La Paz, dove i resti di Guevara rimasero nascosti per 30 anni, fino al loro ritrovamento e alla successiva traslazione a Santa Clara, che si trova a Cuba. E proprio l’isola caraibica può essere definita la sua seconda patria, in quanto qui partecipò con successo alla rivoluzione cubana e assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro, suo alleato politico.

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A Cuba le iniziative per il cinquantenario dalla morte vanno anche al di là dell’ufficialità: è stata anche lanciata un app chiamata Siempre Che e vengono organizzati concerti rock e addirittura un torneo di scacchi con 100 scacchiere per una serie di partite organizzate dai sindacati. Non in molti sanno, infatti, che il Che era un appassionato giocatore: fu suo padre ad insegnargli le mosse da bambino e nel corso della sua vita vinse anche diverse competizioni importanti.
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