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Mostre, arte, Roma

Roma Capitale dell'arte: 4 mostre da non perdere

Da Winckelmann a “Monet” prorogato, passando per gli egizi e Pink Floyd

Claude Monet
© Musée Marmottan Monet, paris cBridgeman-Giraudon / presse
Claude Monet – Barca a vela
È la mostra piu attesa dell'autunno romano quella che fino al 3 giugno è allestita al Vittoriano. Si tratta di “Monet”, preziosa rassegna che mette in scena le opere che lo stesso artista guardò per tutta la vita, appesi nella sua ultima, amatissima, casa a Giverny. Curata da Marianne Mathieu, l'esposizione presenta più di sessanta opere, per la prima volta esposte in Italia, tra cui quelle che il figlio del padre dell’Impressionismo donò al Musée Marmottan nel 1966. Ricordiamo infatti che Michel Monet non volle donare nulla allo stato francese perchè colpevole di non aver pienamente sostenuto il padre negli ultimi anni della sua vita.
 
Si inserisce nell'ambito delle manifestazioni europee per i 300 anni dalla nascita di Johann Joachim Winckelmann la mostra “Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento” che fino al 22 aprile 2018 rimarrà visitabile ai Musei Capitolini. L'iniziativa mette al centro del percorso espositivo proprio Winckelmann, grazie alla messa in scena di statue e reperti archeologici che colpirono lo stesso storico dell'arte e archeologo tedesco al suo arrivo nella città eterna, dove rimase per 13 anni. Nato a Stendal il 9 dicembre del 1717 in una famiglia molto modesta, ricordiamo che Johann Joachim Winckelmann, ha definito i contenuti fondamentali del Neoclassicismo tardo-settecentesco e ha gettato le basi teoriche dell’archeologia moderna, dando vita a un raffinato sistema di valutazione cronologica e stilistica delle opere antiche fondato sull’osservazione diretta dei manufatti e l’attenta lettura delle fonti letterarie.
 
A 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia, è  arrivata a Roma, la mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains. Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey ‘Po’ Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason The Pink Floyd Exhibition è un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd.
 
Segna l’esordio del nuovo spazio dedicato alle esposizioni temporanee nella Centrale Montemartini, la mostra Egizi-Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato. La mostra offre l’opportunità di vedere a confronto fino al prossimo 30 giugno due importanti culture, affacciate sulle sponde del Mediterraneo, la cultura egizia e quella etrusca, traendo spunto dai preziosi oggetti egizi, databili tra l’VIII e il III secolo a.C., rinvenuti nelle recentissime campagne di scavo a Vulci, importante città dell’Etruria meridionale. Questi documenti raccontano degli scambi commerciali ma, soprattutto, del dialogo culturale tra queste civiltà che condivisero ideali di regalità, simboli di potere e pratiche religiose; questo testimoniano lo scarabeo egizio con il prenome del faraone Bocchoris, già noto per la menzione su un vaso da Tarquinia e gli amuleti con divinità egizie rinvenute nelle sepolture etrusche, riconducibili a un concetto comune di positività che scaturisce dalle forze vitali della natura.  
 
 
 
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