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Museo attività Subacquee Ravenna

Ravenna, un museo per 'immergersi' nel mare

Uno spazio espositivo dedicato alle attività subacquee di ieri e di oggi

Litorale adriatico
istockphotos
Marina di Ravenna
Marina di Ravenna è una stazione balneare ben nota, iconica, della riviera adriatica. Il suo legame col mare è, per forza di cose, strettissimo, inscindibile. E dunque proprio qui la Historical Diving Society, associazione nata nel Regno Unito con lo scopo di preservare la storia delle attività sottomarine, ha deciso di aprire il primo Museo Nazionale delle Attività Subacquee. Nato in collaborazione con il Comune di Ravenna ed Enti e Società private nel 1998, è l’unica struttura italiana dedicata al mondo delle attività che si svolgono sotto il mare. Una interessante immersione negli abissi, rimanendo tranquillamente all’asciutto. 
 
Il Museo Nazionale delle Attività Subacquee espone, attraverso un percorso suddiviso per tematiche, una serie di materiali, attrezzature e stampe che narrano la storia e i vari aspetti delle attività umane sott’acqua. Attraverso pannelli esplicativi è possibile conoscere l’evoluzione di queste attività, che di certo non sono nate con il supporto della tecnologia di cui disponiamo oggi. Le sezioni in cui si suddivide sono dedicate alla Marina Militare e al lavoro di questo corpo delle forze armate italiane. Al Lavoro subacqueo e a tutto il mondo delle attività sottomarine. Non mancano poi mostre tematiche, allestite periodicamente. Infine, una curiosità: il Cristo degli Abissi: in una sala è ospitata la versione in gesso della statua votiva posta sul fondale marino della Baia di San Fruttuoso, a Portofino. Realizzata nel 1954 su commissione di Duilio Marcante, è uno dei punti di attrazione più quotati per chi fa immersioni nell’Area Naturale Protetta di Portofino. La versione in gesso presente nel museo di Marina di Ravenna offre la possibilità di ammirarla anche a chi preferisce rimanere all’asciutto.  
 
Tra le ‘opere’ in esposizione più particolari una campana iperbarica per i lavori nei fondali; una batisfera e una torretta normobarica, ovvero piccole unità sommergibili per osservare il mondo sottomarino. Inoltre, è presente una vera e propria biblioteca tematica, dedicata al mondo subacqueo per studenti o ricercatori che vogliono approfondire il tema. Ovviamente non mancano attrezzature per immersioni, respiratori di varie epoche e fattezze, mute, maschere e zavorre da palombari. Un museo interessante e curioso per scoprire un mondo spesso poco conosciuto, ma che ci ha dato ‘accesso’ al sesto continente e a tutto ciò che di esso conosciamo. 
 
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