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Patrimonio Unesco Italia: Padova e l'Orto Botanico

Padova, l'Orto Botanico e le sue curiosità

Ammirato da Goethe, il Sito Patrimonio Unesco ha ispirato i giardini di tutta Europa

Orto Botanico di Padova
©iStockphoto
Padova, sentieri dell'Orto Botanico
L’Unesco ha iscritto nella sua lista del Patrimonio Mondiale diversi luoghi veneti. Tra Venezia e Verona, le ville del Palladio e le Dolomiti c’è anche l’Orto Botanico dell’Università di Padova. Fondata nel 1545 come orto medicinale, è il primo e più antico orto botanico universitario tutt’ora esistente, inserito nella lista dei siti da tutelare nel 1997. Come motivazione principale di tale scelta il fatto che quello di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Inoltre ha contribuito in modo preponderante al progresso di numerosi discipline moderne quali botanica, medicina, chimica, ecologia e farmacia.

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La coltivazione delle piante medicinali indigene ed esotiche a fini scientifici e didattici ha affascinato personaggi del calibro di Goethe, che ha ispirato anche il nome della palma di San Pietro, la pianta più antica dell’Orto Botanico, ribattezzata in onore del grande poeta naturalista tedesco. Ha rappresentato una fonte di ispirazione anche per molti altri giardini in Italia e in Europa, in termini di influenza nelle loro progettazioni architettoniche e funzionali e negli approcci didattici e scientifici sullo studio delle piante medicinali e delle discipline affini. Dalla sua costituzione, l’Orto Botanico di Padova è stato al centro di una rete di scambi internazionali, contribuendo alla diffusione della conoscenza dei vari aspetti delle piante medicinali e delle scienze botaniche e alla preservazione delle piante ex-situ. L’orto fu istituito su delibera del Senato della Repubblica Veneta anche per porre rimedio alla grande incertezza sull’identificazione delle piante utilizzate nelle varie terapie: all’epoca infatti capitava spesso di commettere errori o imbattersi in vere e proprie frodi con grave danno per la salute.

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Fu proprio grazie alla creazione di un orto pubblico che gli studenti potevano acquisire le conosce giuste, con facilità e certezza, delle vere piante medicinali. La sua posizione, dimensione e caratteristiche di ricerca e didattica sono rimaste invariate attraverso i secoli, cosi come le sue principali caratteristiche di ricerca e didattica, con l’aggiunta di un costante adattamento alle più avanzate scoperte nelle scienze botaniche ed educative. Pur mantenendo la struttura originaria, l'orto si è arricchito nel corso degli anni di un sempre maggior numero di piante provenienti da ogni angolo del mondo: oggi se ne contano circa 6000. E’ costituito da 5 ambienti naturali: la macchia mediterranea, la roccera alpina, l'ambiente d’acqua dolce le cui vasche sono alimentate da una sorgente termale, le piante succulente, la serra tropicale delle orchidee.
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