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Patrimoni Unesco Italia: Milano, Santa Maria delle Grazie

Milano: Santa Maria delle Grazie oltre Leonardo

Il complesso religioso Patrimonio Unesco è una delle più alte testimonianze dell'arte del Rinascimento

Santa Maria delle Grazie, Milano
©iStockphoto
Veduta di Santa Maria delle Grazie
La chiesa milanese Patrimonio Unesco è una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale. Tutto il mondo conosce l’opera d’arte in essa ospitata, il Cenacolo di Leonardo da Vinci, ma non tutti si soffermano sull’eccezionalità della chiesa stessa. Il Cenacolo è indubbiamente una realizzazione artistica unica di un tale valore universale che va ben al di là di tutte le contingenze storiche. Ha infatti esercitato una considerevole influenza non solo nello sviluppo di un tema iconografico ma anche sull’evoluzione propria della pittura. Grazie al sovradimensionamento delle figure in rapporto allo spazio e al fatto che si tratta di uno dei primi dipinti classici in cui si fissa un istante preciso nella sua brevità e non la durata infinita.

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La realizzazione del celebre dipinto parietale a tempera è databile al 1495-1498 ed è uno dei capolavori del Rinascimento italiano nonché la rappresentazione più famosa dell’Ultima Cena. Nel 1943, i bombardieri anglo-americani colpirono sia la chiesa che il convento e il refettorio venne raso al suolo. Si salvarono pochi muri, tra cui quello del Cenacolo, rinforzato appositamente con sacchi di sabbia e che ancora oggi è simbolo della devozione dei cattolici milanesi. Anche l’edificio religioso si ritaglia un posto d’onore tra le opere architettoniche lombarde. Si narra che il conte Gaspare Vimercati, comandante delle milizie di Francesco Sforza, donò nel 1460 una cappella ai Dominicani, con affrescata l’immagine della Madonna detta delle Grazie affinché edificassero una chiesa e un convento. Il convento venne completato nel 1469 mentre la chiesa nel 1482. Sotto Ludovico il Moro la chiesa venne modificata per trasformarla in mausoleo per la famiglia.

Sono queste le modiche attribuite al Bramante e riguardano un ampliamento della struttura con l’aggiunta di grandi absidi semicircolari, una maestosa cupola circondata da colonnati, il bellissimo chiostro e il refettorio. La chiesa presenta sui due fianchi sette cappelle quadrate per ciascun lato con l’ultima a sinistra dedicata alla Vergine delle Grazie. La Cappella di Santa Caterina custodisce le sculture di Antonello da Messina, le Cappelle della Vergine Adorante e di Santa Corona gli affreschi di Gaudenzio Ferrari. Il convento è articolato attorno a tre chioschi e costituito dal fianco nord della chiesa e sugli altri tre lati dal portico di colonne con capitelli gotici a foglie lisce. Il lato sud è interamente occupato dal refettorio che contiene sia la Crocifissione, una delle maggiori opere del pittore milanese Donato Montorfano, che il Cenacolo Vinciano.
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