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Melfi Festa della Falconeria

Melfi, la tradizione della falconeria rivive con una festa

Nella cittadina lucana torna l'antica tradizione tanto amata da Federico II

Falco 
©iStockphoto
Falco sul braccio di un falconiere
Melfi come ai tempi di Federico II. L’atmosfera che si respira nella città lucana è quella di un Medioevo mistico, su cui aleggia la figura carismatica del sovrano Federico II di Svevia, che la rese punto di riferimento all’avanguardia per tutto il Sud Italia durante il XIII secolo. E che ancora oggi si rivive grazie alla Festa della Falconeria, un evento che si ripete ogni anno e che, in questo 2018, cade nel weekend del 12-14 ottobre. Con un salto nel passato Melfi torna dunque alla corte del sovrano. Con le strade del centro storico, le sale del Castello Normanno, la campagna e i boschi che circondano la città ad offrire le location perfette per il tradizionale raduno dei falconieri, a cui partecipano da tutta Europa.

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Proprio rispettando l’antica tradizione, i falconieri gareggiano andando a caccia della preda loro assegnata con il proprio falco personale. La caccia con il falco era già conosciuta in Cina circa 2000 anni prima di Cristo, e anche i romani la praticarono in tutte le province dell’Impero. Affascinò tanto Federico II che per lui rappresentava non solo uno svago e una vera e propria passione che coltivò per tutta la vita, ma anche una manifestazione simbolica del potere legata a precisi rituali tra cui la costruzione di apposite strutture. Si deve a Federico II, infatti, la pratica della falconeria nel rispetto del rapace, avendo l’imperatore introdotto delle novità come l’azione tranquillante del cappuccio appresa dal mondo arabo a sostituire la traumatica tecnica di cigliare l’animale. Fu cosi tanto coinvolto in prima persona che iniziò a studiare direttamente il comportamento degli uccelli fino da poter redigere il trattato di falconeria.

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La manifestazione di Melfi, nel suo ricco programma, annovera anche gli eventi che si svolgono nel fossato del maestoso castello, dove si susseguono gare di tiro con l'arco e di cavalieri che, al galoppo dei propri destrieri e muniti di lancia, tentano di infilzare un anello posto a due metri da terra. A queste performance cavalleresche si aggiungono grandi spettacoli, convegni e degustazioni con tutti i partecipanti rigorosamente vestiti con il tipico costume d'epoca. Immancabile è il caratteristico corteo, in cui è prevista la sfilata dell'imperatore Normanno Federico II e del suo seguito di falconieri, crociati, menestrelli, giullari e mangiafuoco attraverso le antiche vie del borgo per poi ritornare in serata nello splendido maniero che si erge maestoso sulla città.
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