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Marche: la Turba di Cantiano come nel Medioevo

La processione di Cantiano è un evento molto suggestivo che affonda le proprie radici nel XIII secolo

Cristo sulla Croce
©iStockphoto
Rievocazione della Passione di Cristo
Le tradizioni folcloristiche e religiose, soprattutto durante il periodo pasquale, sono particolarmente sentite nel nostro Belpaese e sono molto diffuse le rievocazioni della Passione di Cristo nella notte del Venerdi Santo. Tra queste spicca la Turba di Cantiano, che ha anche ottenuto la certificazione di Europassion, Associazione Europea nata con lo scopo di studiare le più prestigiose rappresentazioni sacre a livello europeo, e il riconoscimento dell’Alto Patrocinio della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.

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Cantiano è un comune in provincia di Pesaro Urbino circondato da una natura intatta e caratterizzato da un centro storico medievale molto suggestivo. Ecco dunque che la località marchigiana si offre al visitatore con un evento che ha origini nel XIII secolo, quando la popolazione invocava in strada l’intercessione di Dio e della Madonna per porre fine alle continue guerre e carestie che flagellavano il territorio: era la cosidetta turba, ovvero la gente che, penitente, invocava la grazia. Durante il corso dei secoli, al semplice corteo si aggiunse la figura di Cristo che trasportava la sua croce in spalla, altre figure del Vangelo e dialoghi tratti dalla Sacra Scrittura, perfezionandosi sempre di più fino a realizzare quella curata rappresentazione che coinvolge cittadini e visitatori ancora oggi. L’evento religioso di Cantiano è ricco di particolarità creativa, costumi e personaggi e viene realizzato negli stessi luoghi del borgo in cui ebbe origine fondendo le architetture cittadine alle ricostruzioni scenografiche.

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Si inizia all’alba, alle 5:30, quando per le vie del paese vengono intonati canti e preghiere lungo un percorso che tocca sette chiese e cappelle. Si prosegue alle 15:30 con la funzione liturgica nella Chiesa Collegiata e poi con la processione del Croficisso e della Madonna Addolorata. Di sera, alle 20, canti, preghiere e laudi si intonano sui sagrati della Collegiata, della Chiesa di San Nicola e di Sant’Agostino, mentre i soldati romani sfilano lungo le vie accompagnati dal suono dei tamburi. In Piazza Luceoli e nel Parco delle Rimembranze si svolgono, dalle 20:45, la rappresentazione della Cospirazione e del tradimento di Giuda, l’Ultima Cena, il Processo e la Condanna di Gesù, la preghiera nell’Orto degli Ulivi, la cattura di Cristo, mentre dalle 22:30 prende il via la sfilata dei personaggi dell’ascesa al Calvario, ovvero verso il colle Sant’Ubaldo, alla luce di fiaccole e bracieri. Si conclude alle 23 con la Resurrezione, quando vengono alzate le tre croci vuote, sulle note del Te Deum, il tutto in un’atmosfera unica pregna di suggestioni che regala ogni anno profonde emozioni, sia ai partecipanti che ai visitatori.
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