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La Vigata (e il Montalbano) che fu

Ancora una volta uno spinoff da una serie famosa permette di spaziare con le esplorazioni…

Palomar
L'estate sta finendo, cantavano due popolari 'fratelli' negli anni '80, ma le spiagge italiane non smettono di esser meta ambita per molti vacanzieri, soprattutto quelli più tardivi. E soprattutto alcune, nelle regioni più belle del Sud, le più celebrate. Su tutte, la Sicilia; quella raccontata e mostrata anche dalla televisione, magari in serie più e meno note.

Avevamo già posato la nostra attenzione sul Commissario Montalbano di Luca Zingaretti, ma nel 2012 la Rai ha voluto andare oltre e tornare indietro nella storia del personaggio creato da Andrea Camilleri. Grazie alla partecipazione dello stesso scrittore alla sceneggiatura dei sei episodi (firmati insieme a Francesco Bruni) un nuovo Salvo Montalbano ha potuto vedere la luce e raccontare al pubblico televisivo le sue avventure giovanili tratte dalle raccolte Un mese con Montalbano, Gli arancini di Montalbano, La paura di Montalbano e La prima indagine di Montalbano.

Stavolta 'Il giovane Montalbano' è Michele Riondino, che interpreta il giovane vice commissario di Mascalippa, piccola località sui Monti Erei in provincia di Enna, costretto a trasferirsi nella marittima Vigàta, dove aveva già vissuto da ragazzo. "Un giovane che diventa uomo", come lo definiva la produzione, ma anche un commissario alle prime armi che impara il suo lavoro e dimostra le sue abilità, iniziando a conoscere - e ad ambientarvisi - una delle zone più belle della nostra Italia.

Dalla zona degli Erei, nella Sicilia centrale, famosa per i parchi minerari (come quello di Floristella-Grottacalda), a quelle del ragusano di cui avevamo già parlato, ma che non smettono di essere al centro della vita quotidiana del commissario mostrata dai sei episodi della serie (La prima indagine, Capodanno, Ritorno alle origini, Ferito a morte, Il terzo segreto, Sette lunedì). Forse più delle location più note della serie originaria, sarà interessante scoprire Comiso dove, davanti al Duomo di Comiso e Chiesa Madre - Santa Maria delle Stelle, sul sagrato della Basilica Maria SS. Annunziata che si affaccia in piazza delle Erbe, e all'esterno del Palazzo comunale, nel suo ingresso e sulla scalinata, sono state girate molte delle nuove scene. Come anche a Vittoria, come per il Teatro Comunale e la piazza principale, oltre a vari scorci del centro storico.

Ma le atmosfere - come le dinamiche investigative e le ambientazioni (patrimonio dell'UNESCO) - non potevano esser troppo distanti da quelle cui il grande pubblico era già abituato, anche per una questione di coerenza… E così a fare la parte del leone è sicuramente la Scicli già citata… Ma dalla Fornace Penna a Sampieri e la contigua Baia Samuele, al Faro di Punta Secca e le spiaggie della frazione di Santa Croce Camerina, vicino a Marina di Ragusa, dove si trova la casa di Montalbano (che a qualcuno potra' fare uno strano effetto, scoprendola più piccola di quanto apparisse sullo schermo, senza nulla togliere alla forza evocativa del luogo), fino a Porto Empedocle e le borgate, non mancheranno le sorprese.

E per chi avesse voglia di godersi un'ultima dolcezza estiva, all'ombra della calura siciliana e riposandosi dalle emozioni vissute sulla scorta delle avventure del nostro Giovane Montalbano, consigliamo di lasciarsi suggerire dagli esperti della dolceria Giannone di Corso Garibaldi 29 (prima di arrivare in Piazza Italia), dove - a fronte di un aspetto semplice - vi aspetta l'imbarazzo della scelta tra biscotti ricci e paste di mandorla, i gelati, la pasticceria da thé e le teste di turco.
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