Idee per un weekend a Gubbio

Andare a Gubbio è come fare un viaggio a ritroso nel tempo. Disposta a varie altezze sul crinale del Monte Ingino, la città umbra è percorsa da scalinate e vie dalla chiara impronta medievale, periodo storico che riaffiora impetuoso in occasione delle due principali manifestazioni cittadine, la Festa dei Ceri (www.ceri.it) e il Palio della Balestra (www.balestrierigubbio.com) in programma, rispettivamente, il 15 e il 29 maggio.

La Festa dei Ceri si svolge a Gubbio ogni anno il giorno del patrono; una corsa che si snoda per le strette vie medievali, dalla zona dell’Alzatella (in via Savelli) fino alla Basilica di Sant’Ubaldo  in cima al Monte Ingino, accompagnata da musiche e canti popolari, strofe e stornelli, cantati da tutta la città in corteo al suono delle ‘chiarine’, lunghe trombe usate da valletti in costume storico, mentre intorno si brinda, si festeggia e, naturalmente, si corre. Sì, perchè i tre imponenti Ceri di legno, protagonisti della festa, vengono portati a spalla e di corsa dai ‘ceraioli’ (solo eugubini doc, di nascita o diventati di diritto) accompagnati da una folla euforica.

Quest’anno i Ceri si presentano all’appuntamento completamente restaurati, così come le nuove statue dei Santi poste in cima a completare la struttura; statue che rappresentano i Santi protettori delle corporazioni: S. Ubaldo (patrono e protettore della città) per i muratori, S. Giorgio per i commercianti e S. Antonio per i contadini. L’appartenenza al Cero di ogni ceraiolo era, in origine, legata al tipo di mestiere svolto e si tramandava di padre in figlio: oggi, la scelta del Cero è libera, ma in realtà è molto condizionata dalle tradizioni di famiglia che ne fanno motivo d’orgoglio.

Anche l’orgoglio d’essere balestriere ha origini antiche, poiché l’attuale Palio della Balestra tra le città di Gubbio e Sansepolcro, in provincia di Arezzo, è una gara che si disputa ogni anno, ininterrottamente dal XV secolo, tra balestrieri civili. Essa si svolge l’ultima domenica di maggio a Gubbio (e la seconda domenica di settembre a Sansepolcro) e consiste nel centrare il bersaglio, detto “tasso”, con una freccia scagliata da una balestra da una distanza di 36 metri. Il tutto in una cornice resa particolarmente suggestiva dal corteo storico con dame e cavalieri in costume d’epoca che, al termine della manifestazione, sfila per le vie cittadine illuminate dalla luce di tante fiaccole.

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