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Foligno Oratorio della Nunziatella

Foligno, cosa rende speciale l'Oratorio della Nunziatella

Un evento miracoloso a fine Quattrocentro ha sancito la storia dell'Oratorio intitolato alla Vergine Annunziata

Affresco del Perugino nell'Oratorio della Nunziatella
©Wikimedia Commons
Battesimo di Cristo, Perugino
L’Oratorio della Nunziatella di Foligno si trova a poche decine di metri dalla Cattedrale. In pregevole stile rinascimentale, è intitolato alla Vergine Annunziata che veniva considerata la patrona della città e la cui immagine, nella seconda metà del Quattrocento, era stata dipinta da Ugolino di Gisberto sulla facciata del Palazzo comunale insieme ai santi patroni Feliciano e Pietro Crisci. Nel 1489 questa immagine incomincia a fare miracoli, provocando uno straordinario afflusso di fedeli e di oblazioni. La Madonna diventa protagonista di una ierofania, ovvero di una lacrimazione. Il Comune, quindi, volle erigere il santuario per ricevere in cambio una particolare protezione da parte della Vergine Maria per la città di Foligno.

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L’interno è a pianta rettangolare, divisa da una transenna in ferro, e presenta una preziosa trabeazione in pietra scolpita. All’interno di grandi nicchie di trovano altari che abbelliscono la chiesa, e le pareti sono decorate con motivi pittorici di varie epoche. Sulla parete di sinistra si può ammirare un affresco raffigurante la Maddalena e San Giovanni; su quella di destra una tela con la figura della Madonna con il bambino. Gli spazi interni dell'oratorio sono contraddistinti da pilastri e cornici marmoree di finissimo taglio: al suo interno viene conservata l’immagine della Vergine Annunziata opera di Lattanzio. La chiesa presenta alcune parti in pietra, bianche e rosa, e altre in laterizio, con due grandi finestre rinascimentali della prima metà del Quattrocento. Sotto l'arco, a destra, si ammira il San Rocco di Niccolò Alunno. Sulla navata centrale a sinistra, spicca l’affresco di Pierantonio Mezzastris, che raffigura San Girolamo e San Rocco.

Tra le decorazioni pittoriche quella più importante è il Battesimo di Gesù, pregevole opera dipinta tra il 1497 e il 1507 da Pietro Vannucci detto il Perugino. Nella sagrestia, eretta nella casa limitrofa, fu collocato il quinto altare, della Deposizione, dove fu affrescato il Compianto sul Cristo morto. Si tratta di una composizione piramidale abbastanza complessa composizione, con il Cristo seduto su una roccia, la Madonna, la Maddalena e San Giovanni evangelista. Sulla sinistra del gruppo è raffigurata una parete rocciosa in cui si apre il sepolcro con Nicodemo e un angelo. L’affresco, ora molto deteriorato, è stato in passato attribuito a Raffaello, a Lorenzo Lotto e ad Andrea Mantegna. La critica attuale è orientata verso i nomi di Giannicola di Paolo, del friulano Pordenone e del pavese Benedetto di mastro Gaspare.
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