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Cinecittà World, il parco apre le porte

Il parco a tema in attesa di un milione di visitatori nel giro di un anno. La parola ad Aurelio De Laurentiis

LaPresse
Ad Aurelio De Laurentiis, uno dei soci principali coinvolti nell'operazione Cinecittà World, bastano poche parole per riportarci indietro nel tempo in quella che una volta era la sede dei "Dino Studios": "Laggiù c'era un casolare rosso che era l'ufficio di papà quando nel 1959 cominciò qui a fare i primi picchettamenti. In quel casolare hanno disegnato questi Studi. Da lì a poco sono arrivati venti architetti, cinquanta ingegneri e un cantiere di operai. Ricordo ancora l'arca di Noé de La Bibbia di John Huston e il suo set con tigri, rinoceronti e ippopotami. Da quell'altra parte invece ricordo ancora le fiamme dell'incendio che Guy Hamilton non riusciva a girare per bene sul set de I due nemici con David Niven e Alberto Sordi. Avevano ricostruito una foresta con un lago e avevano un unico ciak per la scena dell'incendio. All'epoca erano i registi italiani a dirigere la seconda unità di questi film e a gestire quelle scene in maniera strepitosa".
 
Cinquanta anni dopo, su quegli stessi luoghi sorge Cinecittà World, parco a tema il cui scopo è proprio quello di riassaporare la purezza cinematografica dell'epoca e allo stesso tempo strizzare l'occhio a una nuova generazione di spettatori. A riportare i visitatori in diverse epoche cinematografiche ci pensano le mastodontiche scenografie di Dante Ferretti sparse per diciassette ettari di terra (171.000 mq). L'entrata del parco ricorda quella dei Cinecittà Studios, pochi passi in avanti e ci si ritrova sul set de Le notti di Cabiria di Fellini, seguito poi dalle strade della Grande Mela di fine diciannovesimo secolo immortalate da Scorsese in Gangs of New York. Procedendo in avanti si arriva anche nel vecchio West, a contribuire a questo viaggio nel tempo nell'America dell'Ottocento ci sono le musiche di Ennio Morricone che fanno compagnia ai visitatori. 
 
L'area include sedici attrazioni per bambini, diciannove per famiglie e tre un po' più adrenaliniche: una avventura sull'acqua con salita e discesa in picchiata a bordo di una barca in grado di portare lo stomaco in gola per due volte, le montagne russe che sfidano la logica della gravità e sono in grado di far tremare le gambe quando ci si ritrova a trecentosessanta gradi e una torre dalla cui cima ci si ritrova a penzolare, comodamente seduti con cinture di sicurezza allacciati. Lì si ammira il panorama a un altezza di almeno trenta metri, ma bastano pochi secondi per piombare giù fino alla fine. Il tutto accessibile a un prezzo massimo di 27 euro
 
"I soci maggiori di questa operazione sono Luigi Abete di Italian Entertainment Group, noi De Laurentiis e Diego Della Valle - dichiarano Luigi e Aurelio De Laurentiis quando li incontriamo nel cuore del parco - Noi abbiamo dato qualche suggerimento per quello che poteva essere la nostra specificità cinematografica. Questa operazione doveva per forza essere di successo, considerato che i nostri competitor nel mondo sono di altissimo livello". 
 
Per il primo anno vi aspettate un milione e mezzo di visitatori: quanti italiani e quanti stranieri? 
Da una parte bisogna sottolineare che le persone che viaggiano, spesso lo fanno con i loro figli: non è facile portare dei bambini di sette anni a una visita Museale. Qui invece puntiamo sul cinema. Detto questo, qui vicino c'è un Outlet dove americani, russi e turisti da ogni parte del mondo si recano ogni mattina. Aspettiamo anche loro. Ci sarà un continuo ricambio di persone: non verranno sempre gli stessi visitatori, ecco perché ne aspettiamo così tanti il primo anno. Per quel che riguarda l'Italia, invece, stiamo pubblicizzando il parco in giro per il Paese. In Campania abbiamo speso molto in pubblicità. Puntiamo sui visitatori provenienti da questo litorale che conta oltre centoventimila abitanti che potrebbero venire a farci visita la sera, dopo aver passato una giornata al mare. 
 
Parliamo di come farete a far "respirare cinema" ai vostri visitatori...
Luigi De Laurentiis: Quando si parla di Cinecittà Studios e Cinecittà World è come se si vivesse in un set cinematografico. Abbiamo dei finti set "live" davanti al pubblico: sarà come attraversare un luogo di riprese dal vivo durante gli spettacoli realizzati dalla Filmmaster Group. Ogni attrazione include dei filmati dedicati che raccontano una storia. Noi abbiamo letto le mini-sceneggiature di queste storie e collaborato alla loro realizzazione. Il concetto è quello di "vivere cinema", perfino nei ristoranti del parco, che sono tutti tematizzati: improvvisamente si ha la sensazione di mangiare in un ristorante della New York del passato.  
Eppure non c'è un richiamo a un determinato titolo cinematografico, piuttosto ogni ambiente richiama un intero genere di film...
Luigi De Laurentiis: Non avrebbe senso sottolineare un unico titolo quando invece il parco può evocarne tanti. è una fantasia che si può costruire in modi diversi. Un visitatore può spaziare e pensare anche a diecimila titoli. Ad esempio è possibile visitare un'astronave che a me ricorda il mondo di Guerre Stellari del 1977, allo stesso tempo a un'altra persona ricorderà Star Trek e ai più giovani uno dei più recenti film di fantascienza. Il cultore cinematografico, invece, rimane soddisfatto viaggiando nella galleria di Dante Ferretti, che racconta la sua opera nella massima rappresentazione. 
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