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Basilicata Carnevale di Satriano

Basilicata: Satriano, Carnevale green tra alberi e tradizioni

Messaggio ecologista da uno dei Carnevali più originali d'Italia che celebra uno degli ultimi riti arborei

Satriano di Lucania, Carnevale
©Ente Parco Nazionale dell'Appennino Lucano
Carnevale di Satriano di Lucania, Rumiti per le strade
Satriano di Lucania è una delle perle della Basilicata. Si trova in provincia di Potenza e dal 1988 è la capitale dei murales. Nel centro della cittadina, infatti, sono presenti ben 150 dipinti murale che ogni anno aumentano e che attirano numerosi turisti. La località è inserita nei Borghi Autentici d’Italia e si differenzia dai paesi omonimi anche per il pittoresco e caratteristico Carnevale che si svolge ogni anno a febbraio con un’antica festa popolare e che risulta essere una delle più importanti manifestazioni d’Italia perché è uno degli ultimi riti arborei sopravvissuto nella sua integrità. A rendere uniche le celebrazioni sono le tre maschere tipiche che sfilano per le vie del paese: Rumit, Urs e Quaresima. Il Rumita incarna un eremita che si mostra con le fattezze di un albero, una creatura vegetale che vaga in silenzio e che compare l’ultima domenica precedente il Martedì grasso. Con un bastone la cui punta è un ramo di pungitopo struscia sulle porte delle abitazioni e chi apre dona qualcosa da mangiare oppure qualche soldo per buon auspicio.

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La figura dell’Orso si muove invece più rumorosamente, scuotendo campanacci e catene legate alle caviglie, mentre la Quaresima viene individuata nelle donne vestite di nero che tengono sulla testa la culla su cui, alla fine, andrà a riportare il Carnevale. Questa tradizione porta avanti anche un messaggio ecologista che evidenza il rapporto dell’uomo con la terra ed è anche l’avvertimento a rispettare i valori della natura. Ecco, infatti, che c’è anche la Foresta che cammina, con 131 Rumita che rappresentano ognuno un paese della Basilicata pronto ad invadere il centro storico di Satriano. Si tratta di un pacifico corteo al quale tutti possono partecipare indossando una maschera, rigorosamente ecologica preparata con materiali riciclati, che può spaziare dagli alberi agli abitanti dei boschi tra cui anche fate e folletti.

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Il programma di quest’anno parte il 25 febbraio dalle ore 15 dal centro storico con la sfilata della maschere tipica dell’Orso, del Rumita e delle Quaresime. A cui segue la Festa della Zita nella quale viene messo in scena un matrimonio i cui invitati si vestono da donne e viceversa e il corteo di carri allegorici ecologici, non motorizzati. Per il giorno successivo sono previsti la visita guidata ai murale, i Rumita spontanei e la vestizione dei 131 Riumita con la partenza della Foresta che cammina. Infine la grande festa in maschera con balli e canti e lo stand gastronomico chiudono la manifestazione. Senza dimenticare che ogni anno vengono piantati numerosi alberi per contrastare le emissioni di polveri sottili.

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