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Craco Matera paese fantasma borgo abbandonato Basilicata

Basilicata: Craco, il borgo fantasma più suggestivo

In provincia di Matera sorge un paese fantasma di particolare fascino

Paese fantasma<br>
istockphotos
Non sono rari in Italia i paesini abbandonati, ma alcuni risultano particolarmente suggestivi grazie agli scenari in cui si collocano e all'impianto urbanistico che in origine li ha caratterizzati. Particolarmente affascinante in questo frangente è Craco, borgo fantasma della Basilicata, in provincia di Matera, abbandonato a causa di un'evacuazione negli anni Sessanta.

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Fu una frana ad imporre ai circa 2000 abitanti di Craco di lasciare le loro case, mentre una decina di anni dopo un'alluvione rese definitivamente impossibile ripopolare il centro abitato. Craco rimase così disabitata, ergendosi ancora oggi su una collina arida e attorniata di calanchi, quasi cristallizzata nel tempo, tanto pittoresca da essere stata utilizzata in diverse occasioni come set cinematografico. I visitatori sono molti, ma per esplorare il borgo abbandonato occorre munirsi di una card rilasciata dall'amministrazione comunale e una guida autorizzata (questo accade per ragioni di sicurezza e di tutela del paese stesso) in particolare per visitare l'area del crollo, con tanto di elmetto protettivo.

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A cavallo tra una scenografia fantasy-medievale, un paesaggio degno delle Sacre Scritture e a tratti un'ambientazione western, Craco lascia a bocca aperta con i suoi edifici abbarbicati sulla roccia, con la quale sembrano vivere in simbiotica continuità. Le prime tracce di insediamenti risalgono al VII secolo, e non mancano fonti storiche che ricollegano tutta l'area al periodo bizantino, ma la struttura urbana di Craco è origine medievale, risale all'epoca della dominazione Normanna intorno all'anno 1150, con abitazioni costruite tutte attorno alla torre quadrata che ancora oggi sovrasta il borgo, ma è nel 1200 che l'imperatore Federico II ne fece un centro importante dal punto di vista militare, sfruttandone la posizione dominante sulle valli circostanti. Tra i palazzi principali, oltre alla torre normanna, il signorile Palazzo Grassi, Palazzo Maronna, Palazzo Simonetti e Palazzo Carbone, risalenti al 1400. Rivolte tra classi sociali e sanguinari episodi di brigantaggio 'movimentarono' la vita del paesino tra il 1700 e il 1800.

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L'enorme frana che colpì il paese nel 1963 (che potrebbe essere stata provocata da lavori strutturali nel centro abitato) costrinse i cittadini ad andarsene e insediarsi nel borgo di Peschiera. E' ancora possibile osservare i negozi, le case, la chiesa, spesso solo dall'esterno e attraverso le pareti divelte. Una location suggestiva e spettacolare, arricchita dallo scenario delle calanche naturali, che ha affascinato registi italiani e internazionali: qui è stato girato "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini, "Cristo si è fermato ad Eboli" di Francesco Rosi, o "La Passione" di Mel Gibson, per citarne solo alcuni. Dal 2010 il borgo di Craco è entrato a far parte del World MonumentS Fund organizzazione internazionale che tutela i luoghi con rilevanza storico-culturale di tutto il mondo. Per maggiori informazioni www.comune.craco.mt.it

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