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Urbino, la vacanza si fa bio

Nell'affascinante regione del Montefeltro, ai piedi della bella città medievale, c'è un luogo ideale per una vacanza che coniuga natura, cultura e prodotti biologici

Urbino Resort
Tante sono le buone ragioni per visitare una terra affascinante come il Montefeltro, ad incominciare dai percorsi naturalistici. Basti pensare all’Oasi La Badia, tra laghi artificiali e calanchi, un ambiente naturale vario e suggestivo che comprende colline argillose, boschi e pianure fluviali. Qui, tra pioppi neri, salici bianche e roverelle, gli appassionati di birdwatching hanno il loro bel da fare per ammirare un gran numero di esemplari di volatili tra pavoncelle, oche selvatiche, gru, aironi cenerini, germani reali, folaghe e gallinelle d’acqua.

10 COSE DA FARE A URBINO: GUARDA LE FOTO


E poi l’arte, la cultura e la storia di Urbino, naturalmente, cuore pulsante del Rinascimento. Proprio ai piedi della bella città medievale, nel cuore del Montefeltro, si trova l’Urbino Resort Santi Giacomo e Filippo, luogo perfetto per un soggiorno tra natura, cultura e benessere. Il complesso si compone di antiche case coloniche rimaste intatte nella forma e nei materiali ma riadattate alle esigente del vivere contemporaneo.

Da sempre attento alla qualità dell’offerta ai propri ospiti, il Resort si arricchisce quest’anno dell’esclusivo Ecospaccio, situato nell’antico frantoio del borgo contadino. L’Ecospaccio si trova al piano terra della dimora I Frutti dimenticati, l’edificio più antico del complesso, e accoglie gli ospiti in un suggestivo ambiente mantenuto nella sua totale integrità, dove si possono trovare vino, olio e miele, rigorosamente Bio, provenienti dalle coltivazioni di URBINO Agricola, oltre a prodotti biologici locali come succhi, sughi, confetture, pasta, legumi, realizzati con materie prime.

Non manca inoltre una raffinata scelta di oggettistica di artigianato locale, tra cui alcuni curiosi quadretti in legno, decorati con la riproduzione dei dipinti di Raffaello, in cui si può ammirare l’inequivocabile corrispondenza con i panorami della Tenuta. Il Resort si compone di antiche case coloniche e fa parte di  un progetto di più ampio respiro finalizzato all’ospitalità, ma anche e soprattutto alla valorizzazione di uno degli angoli più pregiati d’Italia.

Il complesso si inserisce infatti nel dolce contesto naturalistico della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, trecentosessanta ettari a coltivazione biologica nell’Oasi Faunistica La Badia, che testimoniano un vera e propria arte del paesaggio. Pare che una parte di queste terre apparteneva per altro alla nonna paterna di Raffaello Sanzio, Isabecta De Lominis, madre di Giovanni Santi, e certa è la frequentazione di questi luoghi da parte del Duca di Montefeltro, che qui aveva il suo casino di Caccia.

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