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Narni sopra e sotto terra

Narni sopra e sotto terra

Una terra ricca di tesori umani e architettonici inestimabili, in superficie e nel sottosuolo. Questa è Narni. E a novembre sono di scena castagne e vino novello.

Narni
©Associazione Narni Sotterranea
C’è chi l’ha descritta come una città a "strati". Una definizione calzante per Narni, città in cui si sovrappongono lo stile romano, medievale e rinascimentale. Siamo in Umbria e, non a caso, i primi a credere in questo sperone di roccia furono proprio gli Umbri: la chiamarono Nequinum. Arrivò poi il momento dei Romani, che la conquistarono, la fecero diventare un loro baluardo, e le cambiarono il nome. La ribattezzarono Narnia, dal fiume Nar che scorre nella sua valle. Ma il periodo di massimo splendore della città fu verso la fine dell'Alto Medioevo quando, sfruttando la lontananza del Papa che si era rifugiato ad Avignone, Narni conquistò potere su un vastissimo territorio che arrivava sino alla periferia dell'odierna Rieti. Grande potere e grande ricchezza. Ecco allora i palazzi nobiliari, quelli pubblici, le chiese.

Un itinerario alla scoperta di Narni non può prescindere dalla sua storia. E la sua storia non può prescindere dalla Rocca, prima tappa del nostro itinerario. Si presenta come un quadrilatero con quattro torri agli angoli, anticamente era circondata da un fossato e da una doppia cinta di mura e ancora oggi nasconde al suo interno un bel cortile con una cisterna in travertino e una cappella.

Proseguiamo alla scoperta dei ponti romani. Sono quattro. Hanno storie e destini diversi, ma sono tutti accomunati dalla “mano” restauratrice di Augusto. Uno di questi, non a caso, porta anche il suo nome. E’ il Ponte di Augusto ed, in verità, non ha una storia molto fortunata. Danneggiato nell'847 da un terremoto, crollò nel 1053 a seguito di una grande alluvione. Del ponte, che doveva essere a tre o quattro arcate, ora si possono ammirare la prima arcata, forse la più grande, e i ruderi di due pilastri.

Il passato medievale di Narni emerge invece prepotentemente in occasione della tradizionale "Corsa all'Anello". E’ dal 1300, quando è nata la festa, che Narni rivive queste giornate. Dieci giorni, nel mese di maggio, pieni di manifestazioni e cortei che culminano in una corsa veloce alla conquista dell'anello d'argento.

Una visita originale è quella organizzata dall’Associazione Narni Sotterranea. Si attraversano i locali segreti dell'antico complesso conventuale di S. Domenico, si percorre l’Acquedotto romano della Formina passando attraverso i Trafori di S. Biagio, San Silvestro e del Monte Ippolito, si ammira da vicino il Lacus, una grande cisterna altomedievale con volte in pietra concia e resti del pavimento in opus spicatum. A volte basta davvero poco per cambiare punto di vista!

E se pensate che tutte queste scoperte vi metteranno appetito, potreste unire l’utile al dilettevole e raggiungere Narni nel weekend tra il 12 e il 13 novembre. Potrete fare una scorpacciata di castagne e vino novello. Dopo la vendemmia, infatti, è tradizione anche a Narni riunirsi per assaggiare le prime bottiglie di vino d'annata. Accompagnate in questo caso da un trionfo di castagne da gustare o acquistare, così come sono, o in prelibate preparazioni.

L’appuntamento è a Piazza dei Priori. Non ci si può sbagliare. E’ la piazza che accoglie l’omonima fontana, quella che i narnesi usavano durante i tanti assedi che hanno dovuto subire. E' stata da sempre il simbolo di Narni, amata e coccolata dalla popolazione. Non è stato necessario nemmeno trovarle un nome. Per tutti è la Fontana di Piazza dei Priori.
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