Nei pressi del monastero di Deir Mar Musa, a circa 50km a nord di Damasco, l'archeologo Robert Mason, del Royal Ontario Museum del Canada, ha scoperto delle rovine misteriose, immerse nel deserto, che lo studioso farebbe risalire a circa 10mila anni fa. Il ritrovamento, che risale al 2009, in seguito ad approfonditi studi ha fatto pensare ad una vera e propria “Stonehenge della Siria”.
"Sembrava un paesaggio per i morti, non per i vivi - ha detto Mason in una conferenza presso il Museo semitico di Harvard. - E' un luogo che necessita di ulteriore lavoro, ma non so se sara' mai possibile". Sarebbero infatti necessarie ulteriori ricerche e più approfondite indagini per stabilire se le strane formazioni rocciose siano realmente quelle di una antichissima Stonehenge, ma a causa del conflitto che attraversa il paese sarà difficile che Robert Mason possa tornare a breve sul posto.
Intanto lo studioso afferma che l’antico monastero nelle vicinanze delle rovine risalirebbe alla fine del IV secolo e conserva al suo interno affreschi di iconografia cristiana dell’XI-XII secolo. Ma la città che sorge nel deserto di Damasco, andrebbe fatta risalire a molto prima, addirittura al neolitico o all’età del bronzo.
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