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Seychelles. Le perle dellÂ’Oceano Indiano

Le perle dell'Oceano Indiano

Il 50% del territorio locale delle Seychelles è area protetta. Le 115 isole che compongono il paradisiaco Arcipelago dell'Oceano Indiano sono perle di una natura fuori dal comune.

Seychelles
©Angelo Cavalli/STMA
Si può pensare alle Seychelles come a una serie di frammenti. Proprio così. Le isole più ricercate e amate dai vacanzieri di tutto il mondo sono frantumi nati dalla rottura delle masse continentali di Africa e Asia. Cosa è cambiato da 750 milioni di anni? Poco, in fondo, considerato che il paradisiaco Arcipelago dell’Oceano Indiano rimane tutt’oggi una finestra aperta sulla natura delle origini, tra formazioni granitiche e atolli come boschetti galleggianti sull’acqua delle lagune.

Una terra di record, quella delle Seychelles: 115 isole, comunemente definite “le “perle dell’Oceano Indiano”, dove si trova la noce di cocco più pesante del mondo (15 chili) e la rana più piccola (1 centimetro appena), nonché il maggior numero di esemplari di tartaruga gigante (150 mila), e di varietà di specie di uccelli endemici. Vere e proprie eccezioni alle regole della natura queste, che suggellano –  con un pizzico di folklore – il carattere straordinario di questo angolo di paradiso terrestre.

Un angolo un tempo riservato a pochi fortunati, sinonimo di certo turismo d’èlite dalle molte pretese, puntualmente soddisfatte dall’elevato standard qualitativo delle strutture ricettive contraddistinte da un lusso esagerato. Oggi, le cose stanno cambiando. A diminuire non è certo la qualità della proposta ricettiva, e nemmeno le pretese dei viaggiatori che, a ben vedere, da questo paradiso di lunga fama si aspettano qualcosa in più. Semplicemente la destinazione Seychelles si è resa accessibile a tutti, volendo allargare la possibilità di far vivere un sogno tropicale anche a chi non voglia eccedere nelle spese.

E’ possibile godersi una vacanza nel giardino tropicale dell’Oceano Indiano, soggiornando, ad esempio, nelle guesthouse dell’Arcipelago, piccole pensioni a gestione familiare o bungalow completi di angolo cottura, per una spesa che parte da 63 € a testa. A questi si aggiungono resort esclusivi che – in linea con la rigorosa politica di salvaguardia del patrimonio naturale, recentemente indetta dal Governo locale – sono sorti come alternativa alle tradizionali strutture alberghiere più invasive ed invadenti.

Si tratta di resort di piccole dimensioni, di minor impatto sull'ecosistema e di maggior fascino per i visitatori. Non si dimentichi, infatti, che il 50% del territorio totale delle Seychelles è area protetta, a cui si aggiungono altri 228 kmq dichiarati parchi nazionali marini. Ancora una volta, dunque, un primato mondiale che fa riflettere e deve far riflettere. Chiunque, anche i viaggiatori.

Con in mente l’idea di un turismo responsabile, andiamo allora alla scoperta di queste preziose perle dell’Oceano, scisse convenzionalmente in due “famiglie” di isole: quelle interne, Inner Islands e quelle esterne, Outer Islands. Il primo gruppo, di formazione granitica, si caratterizza per le tipiche sfumature rosso vivo del terreno e per la vegetazione lussureggiante in contrasto con la spiaggia candida della stretta fascia costiera.

Tra queste, spiccano nomi noti come Mahé, Praslin, La Digue, Curieuse, Frégate, Cousin, Silhouette e North. Il secondo gruppo consta di isole esterne o  remote, per lo più bassi banchi di sabbia e atolli corallini, fuori dai tradizionali circuiti vacanzieri. La superficie viene per lo più sfruttata per la coltivazione di palma da cocco.

Seychelles Tourism Board
Via Salaino 12, Milano
seychelles@adam.it
www.aspureasitgets.com        

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