Nove giorni di musica di strada per un'edizione allargata
quest'anno a un gruppo per ogni nazione dell'Unione Europea, più
una in rappresentanza degli altri quattro continenti. Questa una
delle novità della 25esima edizione del Ferrara Buskers
Festival, una manifestazione in grado di richiamare in media 800mila
spettatori che vuole anche rappresentare un grande momento di
solidarietà condivisa per unire idealmente Ferrara e l'Emilia
all’Italia e al mondo intero.
"Durante il Festival",
spiega il direttore organizzativo Luigi Russo, "ognuno potrà
fare la sua parte dando un piccolo o grande contributo per la
ricostruzione materiale e sociale dei territori colpiti dal terremoto
del maggio 2012". Attraverso Grande Cappello, l’iniziativa di
attenzione e di sostegno del Festival si cercherà quindi di
sanare, almeno parzialmente, i danni causati dal terremoto al
patrimonio artistico di Ferrara e a permettere la riapertura delle
scuole nei sei comuni aderenti all'associazione Intercomunale Alto
Ferrarese più colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio: Bondeno,
Cento, Mirabello, Poggio Renatico, San'Agostino e Vigarano
Mainarda.
Lo stesso direttore artistico della manifestazione,
Stefano Bottoni, scenderà in strada a suonare con gli artisti
e il ricavato delle esibizioni sarà interamente devoluto ai
progetti del Grande Cappello. Ma le iniziative di solidarietà
non si esauriscono qui: qualche Busker porterà direttamente
tra le tende un po' dell'atmosfera del Festival, mentre i volontari
di IBO Italia, già da tre anni al fianco della rassegna,
saranno impegnati nell'attività di raccolta offerte nei sette
punti di entrata all'area della manifetsazione.
Sul sito
www.iboitalia.org, tutte le informazioni per partecipare al campo
Ibobuskers.