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Vergini Britanniche. A ciascuno la sua isola

A ciascuno la sua isola

Tortola è la più grande, Necker Island la più lussuosa e appartiene a un miliardario inglese, Peter Island un gioiello naturale raggiungibile solo via mare.

Isole Vergini Britanniche
©BVI Tourist Board
L’isola “delle tortore” (Tortora) è la più grande delle Isole Vergini Britanniche. Punto d’accesso per chi arriva in volo è l’adiacente Beef Island, collegata a Tortola dal Queen Elizabeth II Bridge, uno stretto ponte one way. Via mare, l’approdo principale è Soper’s Hole, all’estremità ovest; da qui partono, ogni giorno, i traghetti per St. Thomas e St. John. 

Il centro urbano principale è Road Town, capitale amministrativa delle Isole Vergini Britanniche. La cittadina, sviluppatasi attorno al porto, ospita cantieri navali e un buon numero di ristoranti e negozi; ne sono caratteristici gli edifici di legno e pietra color pastello, nel tipico stile gingerbread delle Indie. Da visitare, nelle vicinanze, gli O’Neal Botanic Gardens, un lussureggiante parco di circa  160 ettari.

Tra cascate e stagni contornati di ninfee e giacinti d’acqua, i giardini ospitano una preziosa esposizione della flora nativa, forte di 62 diverse specie d’eliconie, alberi del pane, flamboyant, piante di zenzero, anthurium. Altro tesoro di Tortola è il Sage Mountain National Park. Situato sulla vetta più alta (523 m) delle Isole Vergini Britanniche, il parco è stato creato per preservare quanto è rimasto della foresta pluviale.

Un discorso a parte meritano le spiagge, racchiuse dalle colline a nord di Tortola.  Long Bay, una distesa di sabbia candida; Smuggler’s Cove, ideale per lo snorkeling; Apple Bay, ritrovo noto ad ogni surfista - dove si trova il Bomba’s Shack Bar, sede di sfrenati Full Moon Parties - e Josiah’s Bay. Impossibile poi dimenticare Trellis Bay, meta di surfisti e amanti della buona cucina.

Se i primi ne ricordano la caratteristica spiaggia a mezzaluna, i gourmet avranno certo memoria del Conch Shell Point Restaurant, del Moongoose Beach Bar e del The Last Resort. Più a nord, cinto dalla barriera corallina, si trova Marina Cay; quest’isolotto, ricco di buoni approdi, offre un’intima spiaggia e un grazioso ristorante. Ancora altri ancoraggi sono a Brandywine Bay e Maya Cove nelle vicinanze di Road Harbour.  

Necker Island
è invece l’isola privata di “Mr. Virgin”, il miliardario inglese Richard Branson, ed  luogo di villeggiatura ambito dai vip in cerca di solitudine. La villa, costruita su Devil’s Hill, domina tutta l’isola con una panoramica a 360° sul mare. Progettata nel pieno rispetto della natura circostante, è arredata in stile balinese e dotata di moderni impianti sportivi.

Un vero gioiello naturale situato a sud di Tortola e raggiungibile solo via mare, a circa 20 minuti di ferry da Road Harbour è Peter Island. Nei tardi anni '60, il milionario norvegese Peter Smedwig si innamorò di Peter Island e acquistò gran parte del terreno, dando vita al Peter Island Resort, uno tra i più annoverati del mondo.

Luogo ideale per gli amanti del tennis, della vela e delle immersioni, l’isola vanta 8 km di litorale sabbioso. I sentieri che conducono alle cinque bellissime spiagge ospitano vere e proprie rarità della botanica e zoologia tropicale. L’approdo classico di Peter Island è Deadman’s Bay sulla punta sud orientale dell’isola, dove ha sede il locale Yacht Club.

 









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